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Meccanismo di distribuzione
Meccanismo distribuzione prodotti DANNI E VITA
Agenzia:
BRAMANI SIMONA E LOMBARDI IGOR SNC
VIA CISLIANO, 3 - CUSAGO (MI)
Iscrizione RUI A000107219 del 04-05-2007
Meccanismo di distribuzione prodotti RAMO DANNI e VITA
(art. 10 Regolamento delegato UE 2017/2358)
Obiettivo:
I meccanismi di distribuzione del prodotto:
a) mirano a evitare e ad attenuare il pregiudizio per il cliente;
b) supportano una gestione corretta dei conflitti di interesse;
c) garantiscono che gli obiettivi, gli interessi e le caratteristiche dei clienti siano debitamente tenuti in
considerazione.
Fase 1: Acquisizione informazioni dall’impresa di assicurazione
L’agenzia ottiene dalle imprese di assicurazione (produttori) tutte le informazioni necessarie sui prodotti assicurativi
che intendono offrire ai loro clienti.
Tali informazioni devono essere esaustive, pertinenti e complete in merito al prodotto assicurativo, al mercato di
riferimento individuato e alla strategia di distribuzione suggerita, compresi i dati sugli elementi e sulle
caratteristiche principali dei prodotti assicurativi, ai rischi e i costi, inclusi i costi impliciti, nonché qualunque
circostanza che possa causare un conflitto di interesse a discapito del cliente.
Tali informazioni consentono di:
a) comprendere i prodotti assicurativi;
b) capire il mercato di riferimento individuato per i prodotti assicurativi;
c) individuare qualunque cliente le cui esigenze, caratteristiche e obiettivi non siano compatibili con il prodotto
assicurativo;
d) svolgere un modo onesto, imparziale e professionale l’attività di distribuzione per i prodotti assicurativi in
questione servendo al meglio gli interessi dei loro clienti, secondo quanto prescritto nell'articolo 17, paragrafo 1,
della direttiva (UE) 2016/97.
Le informazioni sono fornite in documenti collegati al Documento Informativo Precontrattuale (DIP) mediante
intranet agenziale.
Fase 2: Definizione della strategia agenziale del meccanismo di distribuzione
Sulla base delle informazioni ricevute, l’agenzia definisce una strategia di distribuzione specifica, prendendo come
riferimento il mercato di riferimento individuato e la strategia di distribuzione suggerita dall’impresa di
assicurazione.
Per i prodotti in esame, la strategia di distribuzione specifica è coerente con quella consigliata dall’impresa di
assicurazione.
Fase 3: Diffusione delle informazioni
I meccanismi di distribuzione del prodotto, nonché tutte le informazioni ricevute dai produttori, sono comunicati al
personale addetto (dipendenti e collaboratori) mediante intranet aziendale o e-mail.
Meccanismo distribuzione prodotti DANNI E VITA
Fase 4: Distribuzione dei prodotti
In fase precontrattuale, sono richieste al contraente tutte le informazioni necessarie a valutare le richieste e le
esigenze del cliente, in accordo all’art. 58 Regolamento IVASS 40/18, nonché viene fornita l’informativa
precontrattuale secondo l’art. 56 del medesimo regolamento, che comprende, in particolare, informazioni su
eventuali situazioni di conflitto di interesse.
Viene inoltre consegnata ai contraenti il Documento Informativo Precontrattuale DIP per i rami danni e il DIP-VITA
per il ramo vita, come predisposto dalle imprese di assicurazione.
Tali informazioni sono confrontate con quelle individuate dalle imprese di assicurazione caratterizzanti il prodotto
assicurativo, il mercato di riferimento individuato e le strategie di distribuzione suggerite, al fine di proporre
contratti coerenti con le richieste ed esigenze.
Tale confronto è eseguito anche mediante l’utilizzo di piattaforme informatiche messe a disposizione delle imprese
di assicurazione.
Qualora, per clienti individuali, l’agenzia acquisisse consapevolezza del fatto che le richieste ed esigenze di
copertura assicurativa e previdenziale del contraente o dell’assicurato non vengano completamente soddisfatte dal
prodotto assicurativo, dal mercato di riferimento individuato e dalle strategie di distribuzione suggerite dalle
imprese di assicurazione, o che addirittura il prodotto assicurativo non sia in linea con gli obbiettivi e le
caratteristiche del mercato di riferimento individuato o del fatto che altre circostanze legate al prodotto possano
arrecare danno ad un cliente individuato specifico, viene attuata una “modifica non sostanziale” alla strategia di
distribuzione di quest’ultima al fine di raggiungere tale scopo.
Per i prodotti VITA le procedure delle imprese di assicurazione risultano “bloccanti” e quindi non è possibile
eseguire modifiche: se la verifica di coerenza non è positiva, NON è possibile per l’agenzia emettere la polizza.
La personalizzazione e l'adeguamento dei prodotti assicurativi esistenti nell'ambito delle attività di distribuzione
assicurativa per i clienti individuali, nonché la progettazione di contratti su misura sulla base delle richieste di un
singolo cliente, non rientrano nella definizione di realizzazione di prodotti assicurativi.
Le attività legate al semplice adeguamento degli esistenti prodotti assicurativi, compresi i casi in cui l'agenzia può
scegliere tra diverse varianti di un prodotto, diverse clausole contrattuali o opzioni o può concordare con il cliente
premi o tariffe scontati, non sono considerati modifiche alla strategia di distribuzione dell’impresa di assicurazione.
Fase 5: Riesame ed azioni
Tenendo conto della dimensione, della portata e della complessità dei diversi prodotti dei RAMI DANNI e VITA,
l’agenzia rivede con frequenza almeno annuale i meccanismi di distribuzione del prodotto per garantire che gli
stessi siano ancora validi e aggiornati.
In particolare, sono analizzate le “modifiche non sostanziali” apportate ai prodotti, al mercato di riferimento e alle
strategie di distribuzione suggerite dalle imprese di assicurazione.
Qualora, al fine del soddisfacimento delle richieste ed esigenze di copertura assicurativa e previdenziale del
contraente o dell’assicurato, tali “modifiche non sostanziali” fossero state apportate per un numero di casi
significativo e non più su casi individuali, l’agente attua prontamente un’azione di informazione all’impresa di
assicurazione, quale soggetto che realizza il prodotto assicurativo e, se del caso, modifica la sua strategia di
distribuzione per quel prodotto assicurativo.
Tale riesame, presieduto dall’agente e dagli addetti pertinenti, viene adeguatamente documentato con apposito
documento.
Per supportare i controlli del prodotto eseguiti dalle imprese di assicurazione, l’agenzia, su loro richiesta, gli
fornisce le informazioni sulle vendite pertinenti, incluse, se del caso, le informazioni sui controlli regolari dei
meccanismi di distribuzione del prodotto.
REVISIONI
1 ottobre 2018 Prima bozza di definizione del meccanismo di distribuzione in recepimenti
al Regolamento delegato UE 2017/2358.